Tradotti liberamente dal francese, vengono qui "pubblicati" due testi (il primo dello stesso Pierre Joubert) in omaggio del grande disegnatore e per ricordare chi ha dato tanto allo Scautismo...
EN SIGNE D'AU REVOIR
-
in segno di arrivederci -
Nel
momento in cui vedo avvicinarsi il termine del mio viaggio terreno, ringrazio
il cielo di aver così favorito, mia moglie ed io. Quindici nipotini, di cui un
buon numero perpetueranno il cognome Joubert, mi sembrano una cosa importante
quanto il lavoro compiuto al servizio di un Arte che io avevo nella
"carne" e che, contrariamente alle inquietudini di mio padre, non mi
ha condotto né al "vagabondaggio" né a vendere delle croste nei
mercatini delle pulci.
La riuscita di questo lavoro, la devo a quelle migliaia di ragazzi e ragazze che mi hanno donato la loro amicizia. La devo all'amore dei miei. La devo a questa immensa fraternità che ho incontrato nella mia infanzia.
Se una sola immagine deve chiudere questo semplice ricordo, sarò quella di una bella fine di fuoco di campo, in una sera d'estate, quando, facendo del nostro meglio imitando i Commedianti di Strada, cerchiamo di portare un po' di gioia e di buon umore a degli spettatori di tutte le età e di tutte le condizioni sociali, fraternamente mischiati.
Routiers
(1) per i giorni scuri che si profilavano all'orizzonte: Routiers per la
Speranza ...
Se
la mia arte ha potuto, lungo tutta la mia vita, ravvivare di qui, di là, qualche
tizzone smorzato dei fuochi della nostra adolescenza, che Dio ne sia lodato !
Pierre
Joubert
LOIX-EN-RE, MEUDON 1986
(1) può essere inteso come viandanti, pellegrini, ma Routier è anche il termine per definire i Rover nello scautismo francese.
Au revoir, PIERRE JOUBERT…
- arrivederci, Pierre Joubert-
Mic
Editions
Elor
La
mattina del 14 gennaio 2002, mentre la sua sposa Renée sbrigava le faccende di
casa, PIERRE JOUBERT si è dolcemente addormentato del suo ultimo sonno. Avrebbe
compiuto, dopo qualche mese, 92 anni.
PJ
è partito discretamente e senza rumore, come aveva sempre vissuto.
[...] Quest'uomo affabile e dolce, d’una semplicità e d’una modestia proverbiale non aveva che degli amici, ma si era trovato, verso la fine dell’anno 2000, un giornalista mal informato che lo aveva presentato sotto una luce che veramente non aveva nulla a vedere con l’uomo che a migliaia conoscevamo e apprezzavamo; di questo triste avvenimento (2) non si deve che ricordare la frase di Cristo nelle Beatitudini : " Beati quelli che sono perseguitati nel mio nome, perché il Regno dei Cieli gli appartiene !"
Pierre Joubert disegnava dalla sua prima giovinezza. Lasciamolo parlare della sua prima illustrazione di un romanzo:
"
Nel 1926, gli
Scouts de France avevano quattro anni, e il mio riparto, il 14° Parigi,
campeggiava nei Pirenei… Poco dopo questo campo, io feci i miei primi disegni
nella rivista degli
Scouts de France. L'intendente del campo ebbe l’idea
di scrivere un romanzo avente per ambiente la regione della Spagna dove noi
avevamo campeggiato. Questo fu il romanzo
"L’Aventure du Roi de Torla"…
Ero ancora alla scuola di disegno e stavo disegnando un libro che sarebbe stato
presto pubblicato! Il libretto ebbe un tale successo che fu ripubblicato e feci
allora la mia prima copertina a colori che avete sotto gli occhi. Quanto ai
disegni interni, hanno 73 anni, siate dunque indulgenti … "
(2) le celebrazioni ed una mostra in onore di Pierre Joubert furono sospese a seguito di un attacco giornalistico: Joubert A causa del suo breve passaggio a Vichy (all'occupazione tedesca) dove si era trasferita la dirigenza degli Scouts nel 1940, e del coinvolgimento di alcuni autori, era stato “accusato” di vicinanza all'estremismo politico e all'integralismo religioso, simpatie che non erano le sue, e dalle quali egli si difese.