Pierre Joubert
Pierre Joubert (nato nei
pressi di
Parigi il 27 Giugno 1910, e ritornato alla Casa del Padre
il 14 Gennaio
2002 all'età di 91 anni, dal La Rochelle), illustratore apprezzato di riviste e libri di
diverso genere, è da noi conosciuto soprattutto per i suoi splendidi e
inconfondibili ritratti di guide e scout: in Italia sono apparsi
suoi disegni sin dalla metà degli anni '40 sulle riviste scout
Asci, e in diversi importanti libri ("La mia squadriglia" e "Tappe",
per ricordarne due tra i più conosciuti).
Studente all'Ecole des arts appliqués, Il percorso artistico di Joubert ha inizio con la pubblicazione dei suoi primi disegni nel 1926 e, dopo aver lavorato per la rivista L'Illustration , diviene per tutto il resto della sua vita l'illustratore più importante delle pubblicazioni dello scautismo e delle edizioni apparentate a questo movimento.
Joubert ha messo in immagine centinaia di racconti d'avventure per ragazzi ma, in Francia, il suo tratto resta principalmente associato alla collezione d'Alsatia "Signe de piste", ai best-sellers di Guy de Larigaudie, Jean-Louis Foncine et Serge Dalens, di cui "Le Bracelet de vermeil" (disponibile anche nella traduzione italiana della Fiordaliso), Le Prince Eric e i seguenti, libri che hanno attirato - nel mondo intero - milioni di lettori di quattro generazioni.
“Nutrito” d'araldica, di cavalleria, Pierre Joubert ha creato un modello stilizzato d'adolescente all’aria aperta, dal corpo slanciato, o in mezzo alla battaglia, che persegue una vita di avventura e di esplorazione, di piaceri gioiosi e fraterni, ma senza mai "arruolarsi" al culto della forza.
Al di là dello scautismo, il suo modello ha marcato l'aria dei tempi per più di mezzo secolo. La sua influenza, d'una estensione e d'una durata senza equivalenti, si spiega con la precisione meravigliosa nei tratti e nei movimenti, e per il fascino di un attaccamento naturale al regno dell'infanzia.
Negli
anni il suo disegno andrà sempre più caratterizzandosi per uno stile
particolare e accurato: infinita la produzione di immagini anche a
soggetto scout, dai ritratti della quotidiana vita di campo, alla
rappresentazione di epiche avventure e raid nella natura, senza ,
trascurare bozzetti ironici e caricature, trasmettendo ai ragazzi
la gioia e l'importanza di un ideale scout cattolico vissuto
pienamente, facendo leva - tra l'altro- sull'idealizzazione cavalleresca fatta
dallo scautismo.
Il "tipo scout" da lui
proposto non verrà risparmiato dalle critiche sul finire degli
anni '60, nel periodo delle grandi trasformazioni dello scautismo
cattolico francese: dopo aver collaborato dal 1926 al 1960 con l'Associazione
cattolica degli Scouts de France, dal 1979 diventerà in
particolare illustratore degli Scouts d'Europe francesi.
(VEDI SOTTO ALTRI DISEGNI)
Qualche sito con suoi disegni?