(vedi sotto disegni e "gallerie")
clicca sopra per ingrandire il disegno.
Questo è probabilmente uno degli ultimi disegni realizzati da
Adriano Perone. Riceviamo questa copia da Giorgio Cusma che ne ricevette in dono l'originale da Adriano pochi mesi prima che ci lasciasse.
Un ringraziamento al caro fratello scout Giorgio, in memoria di Adriano Perone
Adriano Perone
1933 - 2006
Grandissimo rilievo
hanno avuto sulle riviste scout italiane i disegni di Adriano
Perone, in un periodo che si estende dagli inizi degli anni
’50 alla metà degli anni ’70, senza trascurare un
breve ma significativo ritorno sulla rivista Agesci "Avventura",
avvenuto nel 1982-83 (grazie alla nuova redazione capeggiata nuovamente dalla
coppia Giovanni Morello - don Annunzio Gandolfi, che già avevano
guidato la rivista ASCI "L'Esploratore" per molti anni), e nuovamente
dal 2003 al 2006... riconquistato dalla redazione di un altro amico della
tradizione scout,
Giorgio Cusma.
Purtroppo
Adriano Perone non è stato valorizzato a sufficienza nello Scautismo italiano
per i molti anni in cui lo stile scout "tradizionale" non ha
goduto di molto spazio nelle riviste ufficiali, ma ha avuto schiere di
appassionati estimatori tra quei capi e quei ragazzi e ragazze che ne hanno
fotocopiato i disegni per circolari e giornalini di unità...!
Nato nel Febbraio
1933, ci ha lasciato per tornare alla Casa del Padre l'11 Luglio 2006.
Adriano Perone fu "artisticamente scoperto",
quando era ancora un Rover, dal suo Capo gruppo (Guido Palombi,
allora capo redattore della rivista Asci, "L'Esploratore"):
visti i suoi disegni nel Quaderno di Caccia, Guido lo volle nella
redazione della allora rivista degli esploratori. Perone,
laureato in Scienze Statistiche Attuariali, è diventato uno
stimato disegnatore scout per hobby. I disegni di Perone
tratteggiano immagini e situazioni comuni ad una certa cultura
scout di matrice cattolica (che potremmo definire latina e vicina a
quella di Joubert) fatta d’avventura,
spiritualità,
fantasia e
attenzione allo stile, esprimendo però un brio ed una genuinità
più vicini alla sensibilità degli adolescenti italiani, e senza
indugiare sulla perfezione dei volti e dei corpi che
talvolta si ha nel disegnatore francese.
(vedi sotto disegni e "gallerie")
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