don Giorgio Basadonna è tornato alla Casa del Padre >> Vai ad un brano tratto dal suo "La spiritualità della strada" <<
Venerdi 9 maggio, all’eta di 85 anni, e tornato alla Casa del Padre don Giorgio Basadonna. Nato a Milano, e entrato nello scautismo nel 1942. Divenuto sacerdote della Diocesi ambrosiana nel 1945, fin dagli anni '50 ha svolto il ministero di Assistente scout. Nominato nel 1966 Assistente Generale della CIGC, (la Conferenza Internazionale Cattolica del Guidismo) e stato l'ultimo Assistente Generale dell’AGI (dal 1967 al 1974) e primo Assistente Nazionale dell'Agesci (fino al 1976). Ha scritto numerosi libri, tra i quali il famoso "La Spiritualita della strada". Affidiamo la sua anima alla Misericordia di Dio, unendoci alla preghiera di tutto lo scautismo cattolico italiano. ( vedi >> )
Nato a Milano il 14 settembre 1922, ordinato sacerdote il 17 marzo 1945, oltre alla Licenza in Teologia, nel 1950 ha conseguito anche la laurea in Lettere. Dal 1944 al 1958 ha insegnato al Seminario di Seveso e poi Cultura religiosa all’Isef dell’Università Cattolica di Milano. Dal 1958 al 1964 è stato assistente ecclesiastico della Fuci. Dal 1967 al 1975 assistente Associazione Guide Italiane, dal 1966 è stato per dieci anni assistente Cicg (Conferenza internazionale cattolica del Guidismo). È divenuto assistente ecclesiastico generale dell’Agesci dal 1974 al 1976. Inoltre ha insegnato religione in diverse scuole statali e cattoliche di Milano, fino allo scorso anno. Nel 1980 è diventato assistente spirituale dell’Università Cattolica. Ha iniziato a collaborare con il mensile “Il Segno” fin dalle sue origini (1961) e con le altre testate diocesane, compreso Incrocinews, dove ha scritto il suo ultimo commento al vangelo della domenica per il 27 aprile scorso. Autore di diversi libri di successo, editi soprattutto dall’Ancora, su temi educativi, sullo scautismo, sulla vita di fede… l’ultimo, intitolato “Si può ancora essere cristiani?”, è uscito nel 2007. In particolare gli scout ricordano il famoso testo “Spiritualità della strada”. Oltre all’interesse per le problematiche giovanili, ha sempre coltivato la memoria di Paolo VI, collaborando fin dalla sua fondazione con l’Istituto Paolo VI di Brescia. (liberamente tratto dalla biografia scritta da Luisa Bove, in "Incroci News")
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