Guide, venite con me attorno al fuoco (*)
Marzo
1963
Carissime Guide, sto pensando a voi a una a una, stassera:
ed
è come se parlassi a ognuna, a te che non vuoi avere bisogno di nessuno, a te
che sei felice e forse hai trovato il segreto della gioia, a te che sei triste e
hai paura di non riuscire mai, a te che io conosco ancora
troppo poco, a te con cui non ho ancora parlato, a te che ti fai
vedere di rado e non trovi nel Riparto la cosa essenziale che ti faccia
camminare e ti renda felice, a
te che vorresti donare e fai così fatica ad aprirti con gli altri, a te che sei
Capo Squadriglia e ti pare di
non capire abbastanza, di non aiutare abbastanza, di non essere abbastanza
sicura sempre, a te che vorresti camminare e non sai bene da che parte andare, a
te che "non hai voglia", a te che "non puoi"..., a tutte a
una a una.
Venite
con me, questa sera.
C’è
aria di primavera, finalmente: la neve si scioglie, e le mani non sono più
gelate.
Venite
con me: insieme, attorno a un fuoco.
È
il fuoco di bivacco della tua Promessa, è il fuoco di bivacco più bello del
tuo Campo, è l’unico tuo fuoco di bivacco, o è soltanto quel fuoco di
bivacco che non hai mai visto e che aspetti insieme alla primavera.
Guarda
la fiamma: ascolta la legna che scoppietta, unico rumore nel silenzio.
Intorno
a questo fuoco voglio condurvi tutte stassera: voglio accenderlo io in mezzo a
voi, per dirvi che ho sentito venire la primavera, che l’inverno in cui non si
possono accendere fuochi di bivacco, è finito. Allora, deve finire anche dentro
di voi: bisogna svegliarsi, bisogna impegnarsi di più.
Per
sciogliere la neve c’è il sole: per sciogliere la pigrizia, la chiusura,
l’orgoglio, l’egoismo, c’è la buona volontà, c’è un amore immenso che
non ci lascia mai e ci vuole aperte e generose, ed è l’amore di Dio. Voglio
accendere in mezzo a voi questo fuoco di bivacco stassera, perché arrivi a
portare un po’ di caldo e un po’ di gioia a te, e a te, e a te...
E
vi chiedo di cantare una canzone: "Noi abbiamo due mani per darci la mano,
per camminare insieme, per cantare insieme sulla strada del cielo".
È
la mia risposta a te che non ti impegni
abbastanza, a te che ti stanchi
subito, a te che non trovi l’amicizia che cerchi, a te che non sei ancora
"dentro"in Squadriglia, a te a cui io non mi sono ancora avvicinata
come vorrei.
"Per cantare insieme sulla strada del cielo... ".
E per questo che esiste il Riparto, è per questo che tu sei e vuoi diventare una Guida.
Ma bisogna che tu tenda le mani, tutt’e due.
Bisogna
che tu cammini anche quando costa fatica, che ti butti
dentro tutta intera...: allora, potremo camminare insieme sulla strada del
cielo, la strada piena di cielo, la strada su cui si vuole bene a tutti e si è
felici.
Tutti
noi aspettiamo la tua mano: e tu ce la prometti stassera, intorno a questo fuoco
di bivacco, il primo di questa nuova primavera.
A.G.I., “Quaderno di traccia”
(Collana Trifoglio - ed. Ancora
Milano, 1969)
(*) Il libro non riporta il nome dell'autrice, Dede C., scolta e capo nell'AGI. É uno degli esempi del contributo dato dal guidismo AGI alla spiritualità scout.