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La Veglia d'Armi: perchè (1) La Veglia d'Armi: come (2)

 

 

La Veglia d’armi (3)

 

- un esempio di Veglia d'Armi commentata -

 

 

dalla Tesina del Brevetto di Capo di  

Ilaria Koeppen

Aiuto Capo Riparto presso il Riparto "Andromeda"

Gruppo Frosinone 1 FSE "Gilwell"

 

 

5.Una Veglia d’armi commentata

(Prima della Veglia d’armi le Guì riflettono con la Capo e preparano delle intenzioni)

Introduzione della Capo Riparto sul significato della Veglia e della sua origine.

Le Caposquadriglia presentano a turno le Guì che stanno per prendere l’impegno.

«Se domandi perché sono Guida, ti dirò: perché non posso fare altrimenti. Sono stata conquistata dai loro occhi limpidi e dal loro modo di stringere forte la mano. E poi dalla loro lealtà; dalla semplicità dei loro rapporti. Da quel modo di andarsene a vivere all’aperto, di amare la natura, di amare il prossimo più di se stesse e di aiutarlo con le proprie forze, giorno dopo giorno, ciascuna meglio che può». (Lezard).

Prometto con l’aiuto di Dio: “Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, picchiate e vi sarà aperto. Poiché chiunque chiede riceve, chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto". (Mt.7,7-9)

·           ogni giorno tocchiamo con mano la nostra debolezza spirituale, la nostra fragilità. Per fortuna se noi siamo deboli Lui è forte, se noi siamo peccatori Lui è santità, se siamo infedeli Lui è eternamente fedele!

·           Lo stile di vita di Gesù è caratterizzato dall’amore che si dona in un servizio generoso.

·           Dio ci parla attraverso la Sua Parola, anche la nostra preghiera deve essere illuminata e trovare nutrimento dalla Parola.

·           La preghiera ci fa andare con fiducia a Dio per ricevere misericordia ed essere aiutati al momento opportuno.

·           La mancanza di fiducia in Dio ci impedisce di progettare serenamente il nostro futuro.

·           Fidarsi di Dio significa farsi guidare anche nei momenti più tristi, senza lasciarsi prendere troppo dallo sconforto.

La tua fiducia in Dio ti farà dire con sincerità e disponibilità “sia fatta la Tua volontà”.

SII PRONTA.

Canto.

1° SQ: pronuncerai la tua Promessa.

«Non è difficile, non è audace, non è presuntuoso promettere che si vuole fare tutto il proprio meglio per servire Dio, aiutare il prossimo, obbedire alla Legge. Non è difficile perché tu non prometti di non fallire mai, di non disubbidire mai, di non sbagliare mai. Non potresti farlo perché non sei una santa, almeno non più di me, non più di tutte noi. Tu prometti solamente di fare tutto quanto puoi…ciò che puoi, come puoi, del tuo meglio»

2° SQ: Pronuncerai la tua Promessa.

«La Promessa è una forza, una direzione che dai al tuo sforzo. E lo sforzo ti condurrà, di sforzo in sforzo, attraverso la vita fino alla meta che ti eri preposta».

3° SQ: La Promessa è una forza.

«Quando l’avrai pronunciata non sarai migliore, sarai più forte. E se un giorno ti capiterà di esitare, di non capire bene se una cosa è fattibile o se è fra quelle che non si devono fare, ti ricorderai di quella giornata in cui, in mezzo a delle sorelle che avevano il tuo stesso ideale, hai promesso di servire Dio e non esiterai più. Saprai se quella cosa si può fare o no».

4°SQ: La Promessa è una forza.

«Non sarai sempre così ben disposta come oggi. Non avrai sempre questa gioia traboccante e questa calma serenità, perché nella vita ci sono tormente, grandi stanchezze, dispiaceri di fanciulle tristezze di adulte, improvvise incertezze. Allora forse in un triste mattino di una triste giornata ti dirai: “perché tutto questo?”. E poi ti ricorderai di quella giornata in cui, in mezzo a sorelle che condividevano il tuo stesso ideale, hai promesso di servire Dio. E non dirai più “perché tutto questo?” ma dato che tu hai dato la tua parola, dato che la tua anima è semplice e retta perché non puoi servire due padroni, né obbedire a due leggi che si contraddicono, tu resterai fedele alla tua Promessa: servirai Dio, aiuterai il tuo prossimo, obbedirai alla Legge».

5° SQ: La Promessa è una forza.

«Altri l’hanno pronunciata prima di te. Altri la pronunceranno dopo di te. Ma è sempre la stessa cosa, la stessa disciplina che ci si impone liberamente, la stessa obbedienza e lo stesso servizio che si scelgono liberamente. Liberamente sei venuta fra noi e hai camminato nelle nostre file. Conosci le Guide, la loro Legge, il loro ideale, sai cosa devi essere: una ragazza semplice e forte, attiva e serena. Sai tutto questo e vuoi che sia così.

Pronuncerai la tua Promessa». (Lezard ).

 

Canto

Le Guì esprimono le loro intenzioni in vista dell’impegno che stanno per prendere.

Traditio instrumenti: la Capo Riparto consegna ad ogni Guì un coltellino spiegando cosa simboleggia.

Lettura dell’ultimo messaggio di B.-P. in "Scautismo per ragazzi".

Lettura del Vangelo: Mt.5,13-16.

Conclusioni della Capo Riparto.

Canto finale.

 

Commento:

·           Situazione

Questo tipo di Veglia è stato programmato per una Guì che sostanzialmente non aveva grandissima fiducia nelle proprie capacità. Era una Guida abbastanza matura. Aveva un forte amore per gli ideali rappresentati dalla Promessa, vedendo così l’impegno come qualcosa di troppo grande rispetto a lei.

·           Si è puntato quindi:

         Sul legame Promessa-Aiuto di Dio-Volontà di Dio

         Sul legame che c’è fra la Guì e Dio nei piccoli momenti della vita quotidiana.

        Sulla preghiera, sulla forza che si può trarre dal dialogo con Dio. É la fiducia in Dio, nel suo progetto che aiuterà la Guì a compiere un passo che per lei è così grande. In questo caso, essere pronta significa essere disposti a fare il volere del Signore.

        Sulle parole di Lezard: si è scelto Lezard per l’efficacia delle sue parole, per la musica che fanno nascere nell’anima. Il ripetersi della frase principale, tipico della Capo Riparto francese, aiuta la Guì ad interiorizzare maggiormente il  concetto base di tutta la veglia: la Promessa è una forza. Il pronunciare la Promessa non significa non sbagliare  mai, ma  voler dare una direzione al proprio sforzo, scegliere di camminare in un certo modo, sforzarsi di essere migliori, se cadrà lungo il cammino ci saranno delle sorelle che la prenderanno per mano ( motivazione del 1° brano) e se sarà tentata nella sua vita di tutti i giorni “di fare qualcosa che non si deve fare” ci sarà un ideale pronto a sorreggerla e a farla scegliere per la direzione giusta.

·           Difficoltà incontrate:

la Veglia è stata suggestiva ma probabilmente andrebbe evitato il coro parlato come tecnica, perché fa disperdere l’espressività di ogni parola. Buoni sono stati l’utilizzazione di quadri statici e dell’espressione sacra che hanno  conferito alla veglia il suo pieno senso. In questo modo infatti sono state rese partecipi anche le altre Guide che hanno interiorizzato il brano, studiandolo in ogni minimo dettaglio. É stata una occasione per riflettere sulla Promessa per tutte.

·           Finalità raggiunte:

Parlando con la Guì dopo la Promessa mi è stato detto che la veglia l’ha aiutata parecchio nel riflettere su quale direzione dovesse prendere il suo “sforzo”, e che comunque gli impegni vanno affrontai per diventare migliori, chiedere di più a se stessi è difficile ma è così che si cresce!

       Al Riparto la veglia è piaciuta molto, una vicecaposquadriglia mi ha detto: “ma che mostro era questa Lezard?!?”. Penso che oltre a far nascere una curiosità per il libro di Lezard, le sue parole siano state un toccasana per il Riparto che ha   “rispolverato” un po’ l’importanza dell’esempio personale.