Scolte
"La Sede nuova da costruire"(*)
Abbiamo
una Sede nuova da costruire.
Voglio
che la Sede nuova sia nostra. Voglio poter dire un giorno entrando in Sede: ecco
la nostra casa.
E
voglio che la Sede parli del Fuoco, di tutto il Fuoco.
Voglio
che i colori mi parlino del gusto delle mie Scolte e del lavoro di questa e di
quella che hanno verniciato i muri e le porte. Voglio che i sedili mi parlino
dell’idea geniale di quell’altra che li ha inventati e li ha costruiti
facendosi aiutare da altre ancora.
Voglio
che i cartelloni sui muri mi parlino della vita del Fuoco e non di episodi ormai
superati: voglio che mi raccontino l’avventura del nuovo Servizio, le scoperte
delle Scolte semplici, il lavoro di accostamento delle Viandanti al doloroso
problema dei Riformatori e degli Istituti.
Voglio
vedere una biblioteca senza polvere, perché le Scolte hanno scoperto che vale
la pena di servirsene, di aggiungere libri, di scambiarsi idee sui libri
letti.
Voglio
vedere qualcosa che mi faccia capire subito che il mio Fuoco è un pezzo di
Chiesa...
Voglio
una Sede che sia la nostra casa, voluta e curata da ogni Scolta: voglio una Sede
che sia luogo di incontro, dove è veramente bello stare, e dove veramente le
Scolte si incontrano. Voglio una Sede dove il Fuoco viva con gioia la sua
ricerca di comunità.
Per
questo voglio delle Scolte nuove, rinnovate.
Voglio
delle Scolte belle come la Sede, delle Scolte «pulite», cioè che siano
veramente Scolte, persone che scelgono il Fuoco e lo prendono sul serio in ogni
cosa.
Persone
che amano il Fuoco perché vogliono fare una esperienza reale e tangibile di
comunità, non solamente una esperienza teorica e platonica.
Persone
che rispettano la comunità facendo bene quello che viene loro richiesto,
essendo puntuali in ogni cosa, essendo presenti sempre.
Voglio
Scolte nuove, decise e leali.
Persone
che vogliono buttarsi a capofitto nell’avventura del Fuoco, che è
l’avventura dell’incontro vero, con gli altri, della conquista di sé per
arrivare a poter onestamente mettersi a servizio degli altri, e poter amare.
Non
voglio delle Scolte a metà!
Il
Fuoco è una strada che si offre: se vuoi essere libera così, se vuoi amare così,
se vuoi costruire così, se vuoi godere di questa pienezza: se vuoi.
Non
è una imposizione, non è un dovere: è uno splendido atto di libertà.
Come
tutte le strade, anche quella del Fuoco, è aperta soltanto a chi vuole
camminarci sopra.
Io
ho tanto desiderio di camminare con tutto il mio Fuoco.
A.G.I., “Quaderno di traccia”
(Collana Trifoglio - ed. Ancora Milano, 1969)
(*) Il libro non riporta il nome dell'autrice, Dede , scolta e capo nell'AGI, poi suora del Carmelo.
É uno degli esempi del contributo dato dal Guidismo AGI alla spiritualità scout.