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Scolte

"La Sede nuova da costruire"(*)

   

Abbiamo una Sede nuova da costruire.

Voglio che la Sede nuova sia nostra. Voglio poter dire un giorno entrando in Sede: ecco la nostra casa.

E voglio che la Sede parli del Fuoco, di tutto il Fuoco.

Voglio che i colori mi parlino del gusto delle mie Scolte e del lavoro di questa e di quella che hanno verniciato i muri e le porte. Voglio che i sedilidisegno di Pierre Joubert mi parlino dell’idea geniale di quell’altra che li ha inventati e li ha costruiti facendosi aiutare da altre ancora.

Voglio che i cartelloni sui muri mi parlino della vita del Fuoco e non di episodi ormai superati: voglio che mi raccontino l’avventura del nuovo Servizio, le scoperte delle Scolte semplici, il lavoro di accostamento delle Viandanti al doloroso problema dei Riformatori e degli Istituti.

Voglio vedere una biblioteca senza polvere, perché le Scolte hanno scoperto che vale la pena di servirse­ne, di aggiungere libri, di scambiarsi idee sui libri letti.

Voglio vedere qualcosa che mi faccia capire subito che il mio Fuoco è un pezzo di Chiesa...

Voglio una Sede che sia la nostra casa, voluta e curata da ogni Scolta: voglio una Sede che sia luogo di incontro, dove è veramente bello stare, e dove veramente le Scolte si incontrano. Voglio una Sede dove il Fuoco viva con gioia la sua ricerca di comunità.

Per questo voglio delle Scolte nuove, rinnovate.

Vo­glio delle Scolte belle come la Sede, delle Scolte «pulite», cioè che siano veramente Scolte, persone che scelgono il Fuoco e lo prendono sul serio in ogni cosa.

Persone che amano il Fuoco perché vogliono fare una esperienza reale e tangibile di comunità, non solamente una esperienza teorica e platonica.

Persone che rispettano la comunità facendo bene quello che viene loro richiesto, essendo puntuali in ogni cosa, essendo presenti sempre.

Voglio Scolte nuove, decise e leali.

Persone che vogliono buttarsi a capofitto nell’avventura del Fuoco, che è l’avventura dell’incontro vero, con gli altri, della conquista di sé per arrivare a poter onestamente mettersi a servizio degli altri, e poter amare.

Non voglio delle Scolte a metà!

Il Fuoco è una strada che si offre: se vuoi essere libera così, se vuoi amare così, se vuoi costruire così, se vuoi godere di questa pienezza: se vuoi.

Non è una imposizione, non è un dovere: è uno splendido atto di libertà.

Come tutte le strade, anche quella del Fuoco, è aperta soltanto a chi vuole camminarci sopra.

Io ho tanto desiderio di camminare con tutto il mio Fuoco.

 

Scolta: La Route di tutti i giorni Scolta: un Fuoco forte

 

A.G.I., “Quaderno di traccia” 

(Collana Trifoglio - ed. Ancora  Milano, 1969)

(*) Il libro non riporta il nome dell'autrice, Dede , scolta e capo nell'AGI, poi suora del Carmelo. 

É uno degli esempi del contributo dato dal Guidismo AGI alla spiritualità scout.

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