Il Servizio Rover
SERVIRE CON SERIETÀ
«Volontà
di bene e di servizio. Impegno di seria preparazione alla vita.
Senso di una totale e aperta fraternità. Il
Clan è “nostro”: per l’apporto generoso di ciascuno. Ecco
"La Rocchetta"
nella sua lunga storia, sempre più viva, più vera, più trasparente:
comunità di giovani che una Legge rende cavalieri di un Ideale». Baden
- Don Andrea Ghetti 1965,
introducendo
la Carta del Clan "La
Rocchetta", ASCI Milano 1° |
Ho
ripetuto più volte nei Consigli di Clan e nei Capitoli che — superato il
Noviziato — non si può restare nel Clan senza un Servizio.
È
logico: un Rover che pensi di fare solo il Rover «per sé» partecipando a
qualche uscita o chiedendo la parola per dire il suo parere a qualche «gruppo
di studio»
è ormai fuori dallo spirito del Movimento.
Per
ottobre la maggior parte di noi dovrà avere un «Servizio»: approfittiamo di
questi mesi che mancano per dare gli ultimi tocchi alla nostra personale
formazione.
Servire
significa donare il meglio di noi per gli altri, significa dimenticarsi per gli
altri, significa soprattutto uno spirito di generosa donazione.
Fatta
di interiori silenzi, di preghiera intensa e di sacrificio umile e nascosto: di
quell’«eroico quotidiano» dal quale sono usciti i Santi, nella luce del
Divino Maestro. «Non si è giovani Rovers, senza servizio».
Questo
principio sta entrando nella vita del Roverismo italiano e nel nostro Clan.
Bisogna
pregare, riflettere, consigliarsi, prima della scelta del campo del proprio
lavoro. Una volta scelto, il servizio diviene impegno personale. Perciò la
nostra prestazione deve essere seria, continuativa e metodica, con preparazione
ed applicazione.
Dobbiamo rifuggire da ogni dilettantismo ed improvvisazione.
Il fare le cose a metà è contro il 2° articolo della Legge.
Il fare solo ciò che piace è contro il 3° articolo.
L’assentarsi
dal servizio perché c’è da fare o da studiare, ecc., vuoi dire non aver
calcolato prima le proprie forze: vuoi dire ammazzare una unità o stancare i
ragazzi. Vuoi dire poca serietà: e questo è contro il 1° articolo
Il
tempo, che è nostro, tutto nostro, lo si può «far saltar fuori»: basta
saperlo distribuire ed economizzare. Basta sapersi sacrificare un po’: e
magari lasciare una gita sciistica, o un cinema.
Servire significa pensare agli altri prima che a sé.
Vuoi
dire dimenticarsi, vuoi dire aver fiducia nei Signore che ha promesso un premio
a chi avrà dato un bicchiere di acqua fresca a un piccolo.
E
di questi piccoli assetati di luce, di gioia, di fraternità, è pieno il mondo.
E non possiamo dir loro: «Aspettate».
Ogni ora è di Dio.
Anche la nostra.
Non
lasciamola suonare invano.
Baden
- Don Andrea Ghetti, "Al ritmo dei passi"
Questo testo fu scritto da don Andrea Ghetti - il Baden delle "Aquile Randagie" , uno di quegli Uomini che definirono le basi del metodo e dello spirito del Roverismo Cattolico Italiano.