Se tu rallenti, essi si arrestano. Se tu cedi, essi indietreggiano. Se tu siedi, essi si sdraiano. Se tu dubiti, essi disperano. Se tu critichi, essi demoliscono. Ma... Se tu cammini davanti, essi ti supereranno. Se tu dai la tua mano, essi daranno la loro pelle. E se tu preghi... allora, essi saranno santi. |
Una
sera di uscita... in cui
un Capo riparto s’è ritrovato da solo!
|
30
gennaio 19...
Carissimo
Marco,
Mi hai abbandonato, oggi, per "andare a trovare urgentemente tua zia che era indisposta".
... È la seconda volta da Natale. Va bene...
Chiamiamola Jacqueline, diciassette anni, occhi blu, ecc. Dimmi che l’avevi vista ieri sera e che la volevi rivedere.
Ma di grazia, non è della tua età di farti
passate per una savia persona, con la tua veneranda zia Eugenia
Se lo scautismo esigesse che ci si travestisse di virtù speciali, di costumi straordinari e di uniformi stravaganti, si sarebbe individualmente compromessi.
Le ragazze, il cinema, il ballo e il resto sarebbero molto alla moda, ma ciò
non quadrerebbe con la nostra testa di boy-scout. Ora, il distintivo non è
sempre un segno di distinzione. Si arriva a questo stato di cose stupefacenti
che gli altri hanno copiato [lo scautismo] . [...]
Tu sembri non inquietarti, ma gli Scout ne risentono.
Stazionario, triste, ecco cos’é il riparto dopo che non ci sono più due matti alla sua testa! Essi si alzavano alle 6,30 per fare il loro " sport " e andare a Messa.
Essi rientravano inzaccherati, la domenica alle 21, e gettavano il panico nella loro onorevole famiglia.
Essi sentivano delle voci, quella di Cristo in particolare, che diceva loro:
"Non c’è prova d’amore più grande che donare la propria vita per coloro che si ama".
"Ed essi comprendevano: Dà il
tuo tempo, il tuo cuore". [...]
Non dico che fai male.
Sei "come tutti gli altri ".
Attenditi evidentemente di essere pagato come tale, con un amore come tutti gli altri, i piaceri di tutti gli altri; un ragionamento come tutti gli altri.
Il grande Amore è per i poeti, i capi, coloro che hanno testa più degli altri, cioè più coraggio, virilità, generosità, idee, coloro che non sono come tutti gli altri, nel mucchio vischioso e massiccio dei mediocri.
Non ho né morale da farti, ne consiglio da darti; tuttavia non credo che tu faccia dello Scautismo o dell'apostolato cattolico, tentando di contentare contemporaneamente Dio e il Mondo.
Tu sei tra quelli che danno la loro fetta di apostolato all’ora.
Ciò
che occorre al Cristo è il cuore, il cuore tutto intero; i tipi inquieti, che
portano un problema, che portano la luce in mezzo alle tenebre.
Tu sei di quelli che rispondono alla angoscia dei ragazzi:
"Scusatemi sono occupato".
Ciò ha dello scherzo, fallace rifugio degli scrupolosi della Salvezza.
No, da noi, non ci sono semi - salariati, non ci sotto che impegnati
volontari che non dicono "E mia zia! " o, se sono sinceri, "la
mia ragazza, i miei affari, il mio bridge" - Non si guardano gli altri con
disprezzo, ma perbacco i tira linee, non gironzolino con l'uniforme dei
fucilieri di marina.
Se mi hai compreso, scegli:
i ventisette ragazzi del riparto e i Cinquanta del quartiere Moufflet che passano la domenica alla mercé dei gangsters, o tua zia...
Ma quelli non seguono che i duri.
Se scegli tua zia, impara a danzare, ma
almeno sii un danzatore, sii qualcuno... [...]
Il mondo non viene conquistato che dai capi. È una razza.
Essi hanno tutte le specie di difetti, ma non sono persone che tengono i piedi in due staffe.
E il
Cristo che perdona tutti, non ama i venditori di fumo.
Non
credere che la cosa non mi riguardi assolutamente, anch’io ho delle zie
Eugenia, cioè delle ragazze che mi fanno dei sorrisi[...].
Dopo di ciò, vecchio mio, un piccolo favore;
saluta Jacqueline da parte mia, e non
dimenticarti di inviarmi la foto che, senza dubbio, avete fatto oggi pomeriggio
davanti alla fontana del giardino pubblico... Come tutti gli altri.
il
tuo Orso.
Da
"Arte e tecnica del capo", di Michel Menu
...Capisco che per qualcuno... questa lettera scritta al rover "assente in uscita", sembrerà eccessiva..., forse retorica!
In realtà questa lettera - con un linguaggio particolare che ci fa scoprire il "come eravamo" dello scautismo cattolico - ci ricorda il valore che veniva dato alla missione dell'apostolato del capo....
Il "racconto" (è stata apportata qualche piccola modifica), sembra utile per farci riscoprire, e nuovamente sottolineare, questo SPIRITO che era (e dovrebbe nuovamente essere messo) alla base della MISSIONE DI CAPO, di una vocazione che mette in primo piano un "gioioso sacrificarsi" , anche nel non fare "come tutti gli altri"..., nella dedizione al servizio e ai ragazzi che Dio ci ha affidato.
Assieme
al brano di Baden - Powell (nel collegamento di seguito), questa pagina dovrebbe
essere "meditata" dai capi scout che talvolta rischiano di considerare
il proprio servizio come "un lavoro a tempo determinato".
Zio
Zeb