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Uno scritto di

Anna Feder Piazza

Scautismo: un incontro con la gioia

 

Vedi: Anna Feder

Di Anna Feder

 "Se ognuna di voi ci pensa bene, l’incontro con lo scoutismo è stato l’incontro con la gioia, ma durante il percorso per arrivarci non eravate sole,disegno Pierre Joubert sempre qualcuno più o meno capace, più o meno “grande” ha spezzato per voi e con voi il pane di queste difficili verità che si possono gustare solo un po‘ per volta ... 

Le vostre Capo, nella loro pochezza, con tutti i loro limiti, con la pazienza soltanto della loro presenza hanno tradotto per voi, nei lunghi anni della vostra crescita, il messaggio dello Scoutismo che, altrimenti per quanto bello e gioioso voi non avreste potuto né intendere né seguire. Non guardate oltre l’orizzonte alla ricerca di un servizio Importante, voltatevi indietro a guardare le centinaia, le migliaia di ragazzine che aspettano che qualcuno insegni loro la strada per trovare se stesse, per essere felici: quella stessa strada che qualcuno prima ha Insegnato a voi ...".

 “... Io, per parte mia, posso solo dirvi che sono quasi vent’anni che faccio un servizio di Capo nello Scautismo.

Se non fossi stata così Impegnata forse avrei potuto realizzare mille altre cose:

continuare a studiare danza e pianoforte, prendere un‘ altra laurea, fare parecchi concorsi, tenere cicli di conferenze di arte e di morale, però, quando guardo indietro e conto le lacrime che ho asciugato, i sorrisi che ho visto sbocciare, gli sforzi che ho visto compiere da tanti ragazzi per essere migliori, se penso a quante volte ho usato me stessa come strumento per far conoscere Cristo, so di aver contemplato migliaia di miracoli stupendi.

Così se tornassi indietro, rifarei daccapo tutto quello che ho fatto, con buona pace di tutti i benpensanti, per poter dire, come posso dire, di essere una persona profondamente felice".

Anna Feder Piazza

 

Crediamo di fare opera utile, riportando qui e facendo maggiormente conoscere due brani di "Anna Maria Feder Piazza: fondatrice del Guidismo a Treviso, insegnante dalle singolari capacità pedagogiche, amica illuminante e stimolante del marito Checco nel suo itinerario artistico, donna sensibile e intraprendente nel cenacolo di preghiera che coltivava da anni, figlia matura della Chiesa sollecita ad ogni problema pastorale e ad ogni bisogno di carità".

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