Scritta
da scout e pellegrini per scout e pellegrini che vogliono mettersi in
cammino: "Guida alla Via Francigena"di Monica D'Atti e Franco Cintii libri di Terre di Mezzo - ed. Cart'Armata – MI |
"Era denominata Via Francigena quell'insieme di percorsi che servivano a mettere in comunicazione Roma, città santa, con i territori dell'Europa centro-occidentale. Il nome metteva in risalto la sua origine dai territori "francesi", ma localmente era anche detta "Romea" per sottolineare che portava a Roma, centro della cristianità. In realtà il termine "Francia" indicava sì l'attuale territorio francese, ma, più in generale, i territori dominati dai Franchi, e quindi anche parte dell'Europa centro/settentrionale
Le sue origini si collocano nei secoli VII e VIII e per la necessità dei Longobardi di collegare il regno di Pavia con i territori del centro e sud Italia. La via era presidiata nei punti strategici da una rete di fortificazioni; oltre a vere e proprie fortezze presidiate con soldati la funzione di sicurezza era affidata alle "abbazie regie", monasteri fortificati che obbedivano direttamente ai re longobardi. Le abbazia gestivano anche le funzioni di ospizio per i viandanti.
Con il passaggio della dominazione longobarda alla dominazione franca la strada crebbe di importanza.
Relazioni di viaggiatori alla fine del primo millennio documentano il percorso che per molti secoli, pur con numerose varianti locali, restò comunque confermato nelle sue direttrici fondamentali, come si può vedere dalla cartina.
Allontanandosi da Roma, la Via Francigena seguiva il tracciato dell'antica Cassia e, toccata Bolsena e Acquapendente, si inoltrava in Val d'Orcia sino a Siena e poi seguiva la Val d'Elsa sino a San Gimignano. Di qui traversava i colli della Toscana centrale sino a Lucca e Camaiore; risaliva la Versilia sino a Luni / Sarzana. Di qui i pellegrini diretti a Santiago de Compostela potevano imbarcarsi e navigare fino al delta del Rodano ricongiungendosi, a Montpellier, alla Via Tolosana. Da Luni si inoltrava in Lunigiana valicando l'Appennino al passo del Monte Bardone (ora passo della Cisa). Passati il borgo antico di Berceto la strada scendeva il versante appenninico fino a Fornovo e, raggiunta la pianura padana, piegava verso nord ovest toccando Fidenza e Piacenza, dove guadava il Po. Toccando Pavia, Vercelli e Ivrea si poteva proseguire nella Val d'Aosta superando le Alpi tramite il passo del Gran San Bernardo (nord ovest)."
(dal sito web http://www.pellegrinando.it/ )
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INVOCAZIONE ALLA STRADAO strada che passi davanti alla mia porta, continuo invito al cammino. Strada amica, sicura e vagabonda, ardita e prudente, Strada che sulle ali del sogno, trascini i nostri desideri vaganti verso l’avventura, Strada che sei per noi un rimprovero e un balsamo, un pungolo e una gioia, …… Strada fiancheggiata dai pioppi vanitosi, dai platani senza pretesa, dai tigli misteriosi e talvolta dagli alberi da frutto, soccorrevoli per il viaggiatore, Strada sbarrata da calvari, battesimo del paese, insistenza della Croce, Strada, bordata di ex voto e di Madonne, imploranti preghiere di espiazione per un delitto o di riconoscenza per una grazia, Strada della mortificazione, della preghiera, della carità, Strada che sempre ed ovunque conduci a Dio come tutte le strade portano a Roma, Strada degli apostoli e dei missionari, di tutti coloro che vanno ad annunciare, all’ombra della morte, la buona novella e a portare la Chiesa visibile su nuove terre, Strada di Gesù, strada dei santi, di S. Francesco e di S. Giovanna d’Arco, Strada dei monaci mendicanti, pagine del Vangelo in cammino, Strada dei crociati, che andavano verso la riconquista, la morte e il paradiso, Strada dei pellegrini, che raggiungevano a piedi Roma, Gerusalemme, San Giacomo di Compostella, e tutte le mete dei viaggi devoti, Strada dei lupetti, degli esploratori, dei rover, dei Cadetti, dei Compagni di San Francesco e di tutti i loro fratelli in tutti i paesi, Strada dura e aspra come una susina selvatica, ma dolce e benefica per i forti, Strada di luce che illumini coloro che ti percorrono, Strada educatrice, che risvegli in noi le virtù assopite, Strada pacifica e pacificante, Strada che parti dalla terra e sali verso il cielo, Strada della felicità e dell’eternità, Strada dell’amore, dell’eterno amore, Strada immagine di Cristo, strada dove Cristo è la guida che si segue portando la propria croce, Rendici uomini dal corpo puro e forte, dalla volontà ferma, dai limpidi pensieri, Rendici intelligenze esatte e lucide, spoglie dalle vane sottigliezze e dalle complicazioni, Rendici cristiani che sanno e vogliono l’unico necessario, …… Rendici eletti, possessori fin da ora della vita eterna e per i quali la morte non sarà che il felice compimento di un pellegrinaggio. Amen!... Joseph Folliet, Spiritualità della Strada
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Per noi scout ci sono brani che un giorno abbiamo letto e ci accompagnano poi per tutta la vita, come una colonna sonora che ritorna all'orecchio. E camminando lungo i sentieri e le strade che, attraversando l'Italia, portano il pellegrino fino a Roma, queste parole sono tornate spesso a dare ritmo alla marcia e conforto alla fatica.
Scritta
da scout e pellegrini per scout e pellegrini che vogliono mettersi in cammino:
per ulteriori informazioni:
e per raccogliere l'invito a fare di questa strada un'impresa, un servizio e un'avventura per tutti i gruppi scout: http://www.confraternitadisanjacopo.it/Francigena/albori-sogno/index.htm